Valutiamo la sperimentazione sulla valutazione - di Luigi Gaudio

Una volta conclusa la partita della sperimentazione della valutazione dei docenti ad opera degli stessi docenti, proviamo a fare le pagelle dei vari uomini in campo, proprio come si fa dopo una domenica di campionato,  dopo il triplice fischio finale del 7 febbraio, termine ultimo per l’approvazione da parte dei collegi docenti del progetto di sperimentazione in materia di valutazione dei docenti.

Come accade anche per le pagelle sportive, anche la nostra è molto opinabile, e soggetta a probabili voti alternativi,



Fondazioni: 10 - Che ci siano degli enti come la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, e la Fondazione Giovanni Agnelli, oltre alla l’Associazione TreeLLLe , nel Comitato Tecnico Scientifico che ha proposto la sperimentazione è una piacevole sorpresa. Presenze di questo tipo aprono la speranza di un incontro e di un confronto sempre più aperto e costruttivo tra il mondo della scuola, spesso un po’ autoreferenziale, e il mondo “dell’economia e dell’industria” come ha notato il presidente di Diesse, Fabrizio Foschi. Coraggio: la strada della professionalità e dell’investimento nella valutazione è quella giusta. Questi sicuramente non saranno cervelli (e soldi) sprecati, anzi.



Docenti coraggiosi: 8 - Il compito sulle loro spalle era arduo, e  generalmente superiore alle possibilità, dal momento che non erano mai stati “allenati” adeguatamente ad affrontare un tema del genere. Eppure, alcuni non hanno avuto paura di esporsi, di votare contro la maggioranza, di approfondire, di ragionare sui pro e sui contro senza chiusure pregiudiziali o di schieramento politico. Complimenti!



Sindacati e Associazioni professionali: 6 - Si è trattato di una partita inutile, senza goal, sia per quelli a favore della sperimentazione, che per quelli contro. Da una parte i favorevoli, come il sindacato dei dirigenti ANP (soprattutto) e alcune  associazioni professionali, come Diesse e l’ ADI (più possibiliste), dall’altra parte i più critici (quasi tutti gli altri sindacati e associazioni) hanno generalmente perso una buona occasione per riflettere con più profitto su un tema strettamente connesso con il futuro della scuola. A dir la verità, avremmo voluto dare l’insufficienza a qualche sindacato, ma abbiamo avuto paura. Sicuramente non siamo da “8”, come i coraggiosi, ma, cosa volete, “teniamo famiglia anche noi”. Sei politico!



Ministero: 5 - Sapeva che stava per affrontare un avversario imbattibile, come quando una squadra proveniente dalle serie minori affronta la capolista, che è oltretutto in casa (e la capolista in questo caso era l’omertà e il conservatorismo della classe docente). Tutto sommato se l’è cavata anche abbastanza bene, considerato l’illustre precedente di Luigi Berlinguer, che da una partita del genere (quella del “concorsone”) era uscito talmente malconcio da essere costretto a abbandonare il campo di gioco. Malgrado ciò, ha voluto affrontare lo stesso la sfida, e il risultato del campo è stata comunque implacabile. Del resto, la insufficienza è recuperabile, visto che siamo appena a metà del “campionato”. Comunque, tutto da rifare.



Docenti acquiescenti: 4 - Ci sono molti docenti che hanno assecondato la lamentela generale, oppure che vedono che aria tira, e votano sempre con la maggioranza. Sono quelli che, con il loro conformismo, non fanno nulla di concreto per migliorare la considerazione pubblica del nostro importante lavoro. Sinceramente, in questo caso, le lacune riscontrate sono talmente gravi da ipotizzare come molto difficile un recupero. Comunque, nel caso qualcuno volesse metterci la buona volontà, consigliamo di “ripassare” studiando approfonditamente la seguente pubblicazione Modelli di valutazione degli insegnanti in Europa 2009 di Eurydice Italia (il file in pdf è scaricabile direttamente qui). Non bisogna mai perdere la speranza! Per il momento, però, a causa della mancanza di autonomia di giudizio: Insufficiente!

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