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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Le manie di protagonismo dei docenti - di Luigi Gaudio

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Uno dei problemi principali che nega la possibilità di una presenza professionale comune, oltre all'ostacolo persistente del burocraticismo ministeriale, è quella delle manie di protagonismo. La professione del docente, così come quella del dirigente, è una esperienza che esprime il massimo della sua possibilità quando il professionista non punta solo su se stesso, ma su un team di colleghi. Faccio un esempio: ho sempre preparato e realizzato il mio lavoro da solo, ma quando ho provato a confrontarmi con una collega, a progettare, programmare insieme, verifiche, compiti, letture e approfondimenti, questo ha generato un di più per me, e per i miei alunni. Quell'incontro, una volta alla settimana, non è stata una perdita di tempo, benché fosse al di fuori del mio orario di lavoro, e tante sono le incombenze della vita: ma tenerci a questo, così come aderire ad una associazione professionale, dà un respiro nuovo al proprio lavoro: è una proposta culturale che rende il proprio lavo

Prove invalsi: un’occasione per ristrutturare la scuola - di Enrico Maranzana

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Il dibattito e le resistenze che si sono frapposte all’accertamento delle competenze, curato dell’Invalsi, hanno consentito di rilevare la distanza dei punti di vista dei soggetti in campo, divario originato della confusione che regna nell’amministrazione della scuola. In questo scritto si prospettano alcuni interventi volti a superare la parcellizzazione del gestione e, di conseguenza, a portare a unità il servizio scolastico. Responsabilità ministeriali L’invalsi è un organismo consultivo del MIUR non connesso direttamente con i singoli istituti scolastici. Ne consegue che le sue verifiche, finalizzate al “ progressivo miglioramento e dell’armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione ”,  dovrebbero essere precedute da una comunicazione ministeriale che fornisce alle scuole, vincolandole, l’insieme delle competenze entro cui il valutatore selezionerà quelle da monitorate. Se le indicazioni nazionali del maggio 2010 fossero state concepite in tale ottica, non

Educare al desiderio – di Luigi Gaudio

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Giorgio Gaber in una sua canzone diceva: " Il desiderio [...] è il primo impulso per conoscere e capire / è la radice di una pianta delicata / che se sai coltivare / ti tiene in vita". Sappiamo che nell'indagine CENSIS pubblicata nel dicembre 2011 sulla situazione sociale del paese, emergeva una mancanza di desiderio che sta alla base della mancanza di motivazione e di spinte al miglioramento che si segnala nella nostra società (e non solo tra i giovani). Eppure, sembra che noi inegnanti non ci rendiamo conto di questo, anzi siamo spesso fra le persone più prive di desiderio. Alcune frasi che spesso circolano nelle aule insegnanti sono: "Le ho provate tutte, ma non è cambiato nulla", oppure "In questo clima sociale e politico chi ce lo fa fare di impegnarci?" Di fronte a questi atteggiamenti, sintomo di una depressione che trascina tutto, dobbiamo riconoscere che ciò che manca è un adulto che sappia indicare prospettiva di vita. Se noi siamo i primi a

L’ossessione della privacy a scuola – di Luigi Gaudio

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Sembra che a scuola ci sia davvero l'incubo di violare la privacy. Intendiamoci, è sacrosanto rispettare la sfera personale, ma la scuola non può basare su questa asetticità la propria azione educativa. Certamente, soprattutto nei confronti degli alunni minorenni, l'attenzione deve essere costante, ma, p ortando alle estreme conseguenze il discorso, se prevale la privacy sull'intento educativo, la scuola non ha più senso di esistere. La scuola vera, quella che vuole educare e formare i ragazzi, intende spaccare la crosta di difesa che l'individuo della società moderna innalza per difendersi dall'altro. La scuola si basa sulle relazioni, e   le relazioni sono il contrario della privacy, sono per eccellenza "violazione" della privacy. La scuola è anzitutto relazione fra persone, creazione di legami, che entrano nel nostro spazio personale per modificarlo. Siamo in un mondo di narcisi autoreferenziali, in cui ognuno vuole stare da solo e basta a se stesso, pe

Valutazione implicita – di Luigi Gaudio

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Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una levata di scudi di insegnanti e dirigenti contro la sperimentazione della valutazione dei docenti e delle scuole. Attenzione, però, se non si accetta la valutazione esplicita del proprio operato, occorre sapere che vi è comunque una valutazione implicita. Vale a dire che gli studenti, i genitori, ecc … che lo vogliamo o no, ci giudicano in base alla esperienza personale, e in base anche alla propria sensibilità. Sta a noi accettare criteri oggettivi e pubblici di valutazione, oppure sottoporci solo a questi criteri   soggettivi. Tutti noi valutiamo, e tutti siamo valutati. Questo fa parte della vita, e fa parte della scuola, e lo sappiamo bene noi, che valutiamo ogni giorno i nostri alunni. Quindi non dobbiamo avere paura di questo. Dobbiamo, semmai, ricercare e favorire quegli strumenti di valutazione delle scuole e dei docenti che tengano conto di tutti i fattori, ma non possiamo più combattere con tutti i mezzi contro la valutazione del nos

Segnali di interesse dei politici per la professionalità dei docenti - di Luigi Gaudio

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Dopo anni e anni in cui si è parlato di tutto, tranne della professionalità dei docenti, finalmente vien fuori una Proposta Di Legge a firma Gabriella Carlucci (on. del PDL) che incomincia, come gia' aveva fatto il PDL Aprea (anche quello inspiegabilmente perso entro i meandri delle sale parlamentari) a disegnare un albo professionale dei docenti. Siamo già intervenuti al proposito, anche con video come questo: http://www.youtube.com/watch?v=IxG6kfjcGPw http://www.youtube.com/watch?v=xe63Csr2WgQ per propugnare la creazione di un ordine professionale degli insegnanti. Lo scopo di queste novità incredibili per lo scenario italiano, ma realizzate da decenni in altri paesi, non è quello di irreggimentare i docenti, anzi l'esatto contrario. La creazione di un albo della nostra professione è la prima pietra da gettare per una effettiva autonomia della nostra categoria dai politici di turno, per una valorizzazione delle figure professionali che già ci sono, ma non sono affatto riconos

Fare l'orto a scuola - di Luigi Gaudio

Il progetto vincitore di un concorso per le scuole di "Repubblica on-line" è stato il progetto "Per una scuola ecosostenibile" del liceo scientifico Enrico Fermi di Bari, che propone la trasformazione degli spazi aperti della scuola in verde destinato alla frutticoltura, alla coltivazione degli aromi e addirittura alla vendita dei prodotti al di fuori della scuola stessa A me sembra che questa proposta possa essere utilmente fatta propria da altre istitutuzioni scolastiche. Oltretutto, siamo a conoscenza di una pratica simile realizzata presso l'Istituto Tecnico Agrario "Castiglioni" di Limbiate, ma l'esperienza di Bari dimostra che una pratica del genere non è specifica di un indirizzo di studi, e può essere condotta a diversi livelli in molto ambienti scolastici.. Queste sono le occasioni in cui emergno le competenze trasversali di cui oggi tanto si parla (lavorare in gruppo, progettare, risolvere problemi, ecc...). Sono convinto infine che attiv

Valutare le competenze in situazione - di Luigi Gaudio

Partiamo da una definizione di competenza, dello studioso Le Boterf: “I soggetti competenti sono in grado di mobilitare ed integrare risorse conoscitive ed affettive interne ed esterne per affrontare problemi inediti, non riconducibili a soluzioni di routine, che si presentano in contesti reali significativi attraverso performance efficaci ed efficienti, secondo modalità eticamente e socialmente condivisibili” (Le Boterf, 2000) Quindi, la competenza deve essere manifestata, altrimenti non si vede. Perciò, per poter attribuire a qualcuno una competenza bisogna vederla in azione. Il soggetto competente cambia le strategie di fronte alle situazioni, si sa autoregolare, non è rigido. Occorre quindi proporre agli allievi delle prove in cui queste capacità sono valorizzate. Il compito deve essere complesso, poiché la competenza include una varietà di componenti, fisici e psicologici. Un esempio potrebbero essere le prove situate: Per approfondire, leggere la prove situate Prove situate Le pr