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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Abolire il valore legale dei titoli anche per Renzi (PD) - di Luigi Gaudio

Questa volta non solo i Giovani industriali, come il loro rappresentante Jacopo Morelli, ma anche un esponente di spicco, anche se un po' scomodo talvolta, del PD, come Guido Renzi, sindaco di Firenze, a concordare sulla necessità di abolire il valore legale dei titoli. I giovani hanno bisogno non di assicurazioni come c'erano una volta (il posto fisso, il pezzo di carta, ecc...), perché queste, nel confronto con la realtà del mondo del lavoro, si sono rivelate illusioni assolutamente non corrispondenti alla realtà. Possibile che nessuno capisca che un conto era l'Italia che usciva dalla guerra, con determinati problemi sociali, e un altro conto è l'Italia del 2011? Luigi Gaudio se vuoi tenerti informato sulle cose che faccio, sottoscrivi la newsletter gaudio.org in questa pagina web http://www.gaudio.org/news/?p=subscribe&id=1  e conferma l'iscrizione cliccando sulla email di conferma

La matura non fa più paura (e si studia di meno) - di Luigi Gaudio

Da un’ indagine condotta dal portale studentesco studenti.it, in collaborazione con SWG, su oltre 800 maturandi, risulta che il 23% studia meno di un’ora al giorno ed il 29% non più di due-tre ore. Insomma, solo 1 candidato su 4 passa sui libri sei ore al giorno. Questo è quanto pubblicato sul sito Tecnica della Scuola il 13 giugno 2011 da  Alessandro Giuliani. Le considerazioni che ci sentiamo di fare sono le seguenti: N on è vero che questo dipende dal web , ma dal fatto che le prove non sono poi così impossibili e assurde come temono sempre i ragazzi. L’anno scorso il testo di Primo Levi e il saggio breve sulla ricerca della felicita, quello sul ruolo dei giovani nella storia e nella politica, o quello sulla eventualità di presenza della vita su altri pianeti hanno convinto anche i più riottosi della fattibilità dell'esame. Attenti però a non sottovalutarlo, a preparare bene la seconda e la terza prova scritta, e a fare una tesina che non sia un collage raffazzonato dal web, ma

Ma il voto in pagella è la stessa cosa della certificazione delle competenze? - di Luigi Gaudio

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Il problema che si è evidenziato quest'anno con la certificazione alla fine dell'obbligo è la contraddizione fra gli esiti delle prove sulle conoscenze e i livelli di competenza raggiunti. In altri termini, alcuni alunni, magari indolenti e incostanti, se non addirittura del tutto assenti o ostili al lavoro scolastico, hanno dimostrato invece, magari, di avere competenze, anche ad un livello avanzato. Ma questo, invece di essere un problema, potrebbe essere una risorsa, qualcosa che mette in crisi l'idea che noi abbiamo di quel ragazzo, totalmente negativo, nullo o inesistente, che però, si scopre, avere delle doti nascoste. Questo mostra un fianco scoperto della nostra scuola, che è brava a bocciare, ma non sempre a promuovere o valorizzare, che talvolta esclude o emargina alcuni, che potrebbero invece essere recuperati. Il punto infatti è come "recuperare" quegli alunni, come interessarli, coinvolgerli, sviluppare le loro capacità, e non come liberarcene, perché